A cura di Cristiano Pellizzaro
latanadeigechi.blogspot.com
Free Radio AM fr: 1475 (ogni sabato ore 10.00)
Parola di Geco vi saluta con un
argomento inconsueto questo mese e lo fa parlando di riproduzioni, statuette e
modellini di artisti e volti musicali. Chi per collezione, chi per abbellimento
di una stanza e chi invece per passione sfrenata verso i propri idoli non manca
di avere in casa qualche riproduzione in scala, apprezzerà sicuramente www.knucklebonz.com.
Numerose statuette riproducono innumerevoli nomi della scena rock ritratti
nelle classiche pose in cui siamo abituati a vederli.
Decisamente tutto un altro tipo
di prodotto, le riproduzioni dei Daft
Punk affidate tre anni fa oramai alla nipponica Bandai Tamashii Nations. Tutto curato nei minimi particolari, dai caschi
alle articolazioni snodabili in modo da far
assumere svariate pose ai modellini. In dotazione c'erano anche sette paia
di mani intercambiabili. Qualcosa in rete dovreste riuscire a trovare ancora. Attenzione
perché non solo i costi non erano uno scherzo, ma di questi due modellini, se ne potevano ordinare uno solo alla
volta.
Parliamo di Ocarine adesso. Sapevate
che la cittadina emiliana di Budrio
vanta una tradizione mondiale per quanto riguarda questo strumento? E c’è
pure un museo a Budrio. E sapevate che sempre a Budrio ogni anno c’è il festival dell’ocarina
(ocarinafestival.it)? Mai sentiti gli Ocarina
Ensamble? Sapevate che Burt Lancuster durante le riprese del film Novecento
ha voluto andare a Budrio proprio per questo motivo e che da Budrio proviene
l’ocarina usata da Simon Le Bon nel brano The
Chauffeur? www.ocarina.it e comune.budrio.bo.it.
Spesso si sente parlare di
bootleg, una registrazione pirata pubblicata non dalla casa discografica
ufficiale ma da piccole etichette non autorizzate o addirittura da privati e
poi messa in circolazione tramite canali non ufficiali, collezionisti,
ricercatori e appassionati. Molte volte si tratta di registrazioni effettuate
dal pubblico e se non ci sono ritocchi, la qualità può essere pessima. In altri
casi ma ben più rari invece le registrazioni sono effettuate direttamente dal
banco del mixer e quindi sono pressoché ottime. Si sa di bootleg molto
ricercati che valgono una fortuna e che nel corso degli anni sono entrati nella
leggenda, per alcuni di questi gli artisti e le case discografiche decidono di stamparli
ufficialmente come è stato fatto per il “Live
in Santa Monica ‘72” di David Bowie
del tour di Ziggy Stardust.
All’epoca la serata fu trasmessa dalla celebre radio KMET di Los Angeles. Chi
si trova in possesso del bootleg originale non deve aver paura di vedersi
svalutare il proprio gioiello, che in questi casi aumenta inevitabilmente di
valore tanta è stata la fama della registrazione che girava solamente in
versione non autorizzata.
Per non abbandonare l’argomento
dei bootleg, on line ho trovato qualcosa riguardante Lou Reed. Bootblogger-lyoko.blogspot.it, opera
titanica di un blogger, che tratta di tutti i bootlegs dell’artista
scomparso. Completo e preciso, deve essere costato una notevole fatica
realizzarlo. Davvero un gran tributo a Lou Reed.
Siete già con la testa ai live
che i Depeche Mode terranno l'anno
prossimo? Allora iniziate ad imparare e memoria i testi delle canzoni in modo
da cantarle a squarcia gola ai concerti. La pagina web che fa per voi è sukkology.net/tnt/,
sito amatoriale che vi offre tutti i testi con traduzione e nel pieno rispetto
del copyright degli autori. Il lavoro svolto dal suo ideatore è talmente
curato, ordinato e preciso che mi sembrava interessante segnalarvelo. Nelle
note della home page s’invitano i
visitatori a collaborare integrando con traduzioni in altre lingue e testi di
altri artisti. Lo stesso sito ospita già una sezione dedicata ai Cure.
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