Cristiano Pellizzaro per RadioCityTrieste (pubblicato il 09/09/2017)
Fotografie di Simone Di Luca
Sicuramente conoscerete la storia
del vaso di Pandora e di cosa accade quando questo viene aperto. Forse starò
esagerando perché ora non stiamo a parlare di cose malvagie, ma nessun altro
esempio mi viene in mente per poter descrivere la sensazione che ho provato
durante l'ascolto dei dischi dei Franz
Ferdinand, soprattutto per il primo e omonimo lavoro del 2004. Per rendere
chiaro il concetto del mio esempio, rimanendo in ambito musicale, ascoltandoli
ho ritrovato suoni e riferimenti a diversi artisti o generi di svariati anni
prima, e man mano che li riconoscevo, li catturavo e rimettevo dentro al vaso
per facilitarmi nell'ascolto. Inutile spiegare che non sto parlando di plagio o
copiatura ma di ispirazione e percorso creativo. Finalmente le stesse
sensazioni con i Franz Ferdinand ho potuto provarle anche dal vivo, alla terza
volta che li vedevo. La migliore di gran lunga rispetto le altre due, e se mi è
concesso dirlo, era ora che questo concerto arrivasse. Sin da subito all’esibizione
di Lignano Sabbiadoro, la band ha dimostrato di poter fare molto bene e
divertire il pubblico senza dargli tregua, facendolo ballare per tutta la
durate del set con una selezione di brani azzeccati e conosciuti da tutti. Take me out, The dark of the matinée e Michael (da Franz Ferdinand del 2004), The
fallen e Do you want to (da You Could Have It So Much Better del
2005), Stand on the horizon (da Right Thoughts, Right Words, Right Action
del 2013) e Call girl e Save me from myself (da FFS del 2015, inaspettata collaborazione
con la storica band americana degli Sparks), sono alcuni dei brani suonati
prima di finire il set ordinario con Ulysses
(da Tonight: Franz Ferdinand del 2009,
forse il capitolo meno riuscito della band). Dopo un'ora giusta di concerto,
saluti finali e arrivederci davanti ad un pubblico caldo e soddisfatto sì ma
che avrebbe voluto ascoltare qualche brano di più come poi è stato con il
consueto rientro sul palco. Così con un lungo, ottimo e strabiliante bis iniziato
con Outsider, suonata tra effetti luminosi,
synth e Moog, l’Arena Alpe Adria si è riempita di atmosfera e feeling portando
lo spettacolo al top, mentre This fire
ha fatto ballare l'intero impianto sino alla fine senza lasciare nessuno deluso
tra il pubblico. Ancora una volta la nostra Regione ha avuto l'opportunità di
ospitare grandi artisti e gli amanti dei concerti hanno fissato la bandierina sulla
mappa come luogo dei grandi eventi. Spettacoli sapientemente selezioni e
distribuiti sul territorio dagli organizzatori di Azalea.it, che non potevano scegliere un evento migliore per
chiudere questa stagione sulla riviera lignanese. Nessun dubbio, non si poteva
finire meglio.
Franz Ferdinand-Lignano Sabbiadoro, Arena Alpeadria 02 09 2017 I/IV
Franz Ferdinand-Lignano Sabbiadoro, Arena Alpeadria 02 09 2017 II/IV
Franz Ferdinand-Lignano Sabbiadoro, Arena Alpeadria 02 09 2017 III/IV
Franz Ferdinand-Lignano Sabbiadoro, Arena Alpeadria 02 09 2017 IV/IV
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